Le problematiche relative a un buon mantenimento dei denti e dell’igiene orale sono molto antiche, se è vero che già nell’anno 1000, Abulqasis, un chirurgo arabo di Córdoba ha dedicato molte pagine della sua enciclopedia medica all’arte odontoiatrica. In queste pagine, Abulqasis descriveva i metodi di estrazione dei denti, di rimozione del tartaro e il ruolo dell’igiene orale che non si discostano eccessivamente dalle raccomandazioni principali della moderna odontoiatria.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), i cambiamenti rapidi dello stile di vita, che hanno portato in molti paesi la diffusione di diete ricche di zuccheri e alti consumi di alcol e tabacco, sono all’origine di molte condizioni di salute croniche. Questi comportamenti diventano particolarmente determinanti nell’ambito della salute dentale, che si profila come uno dei maggiori problemi di salute pubblica per l’alta prevalenza in ogni regione del mondo e per il fatto che, come molte altre malattie, il carico principale pesa soprattutto sulle fasce più svantaggiate della popolazione. Eppure la salute dentale sta migliorando visibilmente in molti paesi. In quelli industrializzati, la generazione presente probabilmente sarà la prima a mantenere, nella maggioranza dei casi, i propri denti naturali fino alla fine della propria vita, grazie alla diffusione e uso di acqua ricca di fluoro e di dentifrici. E’ importante sottolineare, come fanno Oms e CDC, che avere un buono stato di salute orale è molto più che avere denti sani: si tratta infatti di una condizione che influenza fortemente tutto lo stato di salute e di benessere della persona e che può avere effetti anche molto pesanti sulla vita quotidiana degli individui.
Le malattie a carico del cavo orale possono essere anche molto diverse e determinate da cause distinte: dalla carie (infezione batterica nei denti) che può causare mal di denti di diversa entità alla formazione di placca e tartaro (deposizioni batteriche), da gengiviti e parodontiti alle lesioni delle mucose traumatiche e/o infiammatorie (ferite e irritazioni dovute a protesi, formazione di afte e ulcere sui tessuti della bocca causate da Herpes), da problemi alle articolazioni della mandibola o altre disfunzioni e malformazioni cranio-facciali (come anche il labbro leporino e il palato fessurato) fino al cancro della bocca o della gola (faringe).
I trattamenti dentistici e del cavo orale in genere rimangono però molto costosi nella maggior parte dei paesi industrializzati e non sono facilmente estensibili a paesi o regioni a basso reddito. Se in un paese industrializzato, infatti, le malattie della bocca sono al quarto posto per il costo del trattamento, nei paesi a basso reddito le sole curie per le carie, anche qualora fossero disponibili, sarebbero più costose dell’intero budget di salute destinato ai bambini. Nella sua Strategia Globale relativa alle malattie non trasmissibili l’Oms assegna quindi un ruolo preminente alla prevenzione delle malattie dentali per ridurre significativamente il rischio che tali malattie si verifichino. I fattori di rischio delle malattie del cavo orale, infatti, si sovrappongono a quelli delle malattie cardiovascolari, al diabete, al cancro e alle malattie polmonari croniche. Fattori che hanno molto a che vedere con gli stili di vita.
Prevenzione
Alla base della salute orale ci sono una serie di pratiche preventive. Tra le cause principali dei problemi della bocca infatti si annoverano la scarsa igiene e una alimentazione scorretta che favoriscono lo sviluppo di carie, tartaro e lesioni del cavo orale.
Tra le azioni applicabili vengono indicate dai CDC americani:
- Bere acqua ricca di fluoro e usare un dentifricio a base di fluoro. La prevenzione data dal fluoro contro la carie funziona a qualunque età.
- Avere buona cura dei propri denti e gengive. Lavarsi i denti e passare il filo interdentale riduce significativamente la formazione di placca e previene le gengiviti, la forma più leggera di disturbo alle gengive.
- Evitare il consumo di tabacco. Oltre a tutti gli altri rischi per la salute, i consumatori di tabacco rischiano fino a sette volte di più lo sviluppo di disturbi a carico delle gengive rispetto ai non fumatori. I fumatori hanno anche un rischio più alto di sviluppare cancro della bocca e della gola e infezioni fungine del cavo orale (causate dal fungo Candida).
- Limitare l’uso di alcol, che costituisce un fattore di rischio per il cancro della bocca e della gola. Tabacco e alcol sono fattori di rischio indipendentemente, ma il rischio aumenta quando sono assunti contestualmente.
- Mangiare correttamente. Sia i bambini che gli adulti dovrebbero evitare di mangiare molti zuccheri e carboidrati, contenuti soprattutto in dolci e snack. Mangiare frutta e verdura ricca di fibre durante la giornata stimola la salivazione che a sua volta favorisce la rimineralizzazione della superficie dei denti che presentano un inizio di carie.
- Andare regolarmente dal dentista: i controlli regolari possono identificare i primi sintomi di malattia e disturbo della bocca e favorire le appropriate contromisure. Una pulizia dei denti professionale (una profilassi dentistica) può prevenire problemi del cavo orale, soprattutto in tutti quei casi in cui è difficile che una persona possa eseguire quotidianamente e correttamente la pulizia dei denti.
- I diabetici sono a più alto rischio di problemi a carico delle gengive.
- Se l’uso di farmaci per altri trattamenti causa la secchezza del cavo orale, chiedere al proprio medico una terapia sostitutiva.
- Eseguire un controllo dentistico prima di avviare qualsiasi terapia anti-cancro: la radio e la chemioterapia possono dare problemi a denti e gengive. Il trattamento di problemi del cavo orale prima di iniziare queste terapie può limitare le complicazioni a carico della bocca e dei suoi tessuti.